San Lorenzo

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Il borgo di San Lorenzo

Oggi si chiama San Lorenzo, un tempo non era così. 

Bognanco Dentro” infatti era il nome del borgo, insieme a Fonti, più importante, strategico e rappresentativo della valle. Questa, in particolare, divideva geograficamente l’agglomerato di frazioni in una bipartizione “dentro e fuori”. Bognanco Dentro (odierna San Lorenzo) e Bognanco Fuori (odierna San Marco) erano i due capoluoghi storici della valle fino al regio decreto del 1927La posizione rilevante, squisitamente panoramica sulla valle Ossolana, ha reso poi San Lorenzo un punto di riferimento per gli abitanti.

Il nodo nevralgico, il nucleo del borgo, risiedeva nel triangolo funivia-chiesa-osteria. Ogni elemento infatti era centrale nella socialità di un piccolo paese che aveva bisogno di un collegamento con l’esterno, di un luogo di aggregazione spirituale e di una taverna dove svagarsi e ristorarsi dopo il lavoro.

La funivia, costruita intorno al 1951, fu così la risposta migliore alla necessità di collegare il nucleo amministrativo della valle (San Lorenzo) con il centro economico (Fonti). A Fonti, infatti, le acque curative e il centro termale portarono una boccata di aria fresca agli abitanti. Fiumi di turisti iniziarono, già a partire dal ‘900, a riempire alloggi e hotel. Una strada carrozzabile era in realtà presente dagli inizi del secolo ma il collegamento via cavi permise spostamenti decisamente più comodi e veloci, aumentando anche il turismo e lo scambio tra i due paesi.

La chiesa di San Lorenzo

Il carattere spirituale e la ritualità avevano, e mantengono tutt’oggi, un ruolo fondamentale per la socialità. La chiesa di San Lorenzo ha testimoniato lungo la storia l’importanza avuta per i fedeli. 

La struttura odierna in stile tardo-barocco, la facciata e le sue dimensioni, sono il risultato di una ristrutturazione avvenuta nella seconda metà del ‘700. Prima, infatti, ricordava ancora lo stile medioevale debolmente corretto da un’opera di ampliamento avvenuta circa 200 anni prima della sua definitiva ricostruzione. Infine, il santo patrono San Lorenzo diede appunto il nome all’antica Bognanco Dentro.

Motivo di grande orgoglio e “pedigree” del borgo sono le reliquie e i dipinti conservati all’interno della chiesa. L’opera votiva regalata ai bognanchesi dalla comunità di Domodossola, per assicurarsi il favore del fiume Bogna, ricorda i lunghi pellegrinaggi compiuti ogni anno verso San Lorenzo. La bolla papale, invece, fu donata da Papa Gregorio X di ritorno dal concilio di Lione. Il Santo Padre transitò proprio da Bognanco e affidò alla parrocchia il documento del suo predecessore, a istituzione della festa del Corpus Domini.

Oggi, il borgo mantiene intatta la struttura centrale che lo contraddistinse negli anni. La Chiesa di San Lorenzo è ancora simbolo di devozione e meta di preghiera: caratteristica la vetrata votiva della Madonna dei re, protettrice dei bambini. L’osteria, invece, è ora un bar-albergo, testimonianza viva della comunità dei bognanchesi, ancora da scoprire.