Tutti i significati della cartellonistica sentieri
Il C.A.I. (Club Alpino Italiano) stima oltre 60 mila chilometri di sentieri sulla nostra penisola.
Negli anni, per assicurare uno standard di segnaletica unico in tutta la penisola, si è sempre più affermata la cartellonistica CAI, insieme a simboli meno ufficiali, ma comunque in grado di aiutare in situazioni di pericolo.
Conoscere la cartellonistica sui sentieri significa farsi guidare lungo ogni itinerario, ma anche disporre sempre di indicazioni giuste, al momento giusto.
Come leggere la cartellonistica sentieri?
Quali significati hanno i simboli e la segnaletica CAI?
Ecco tutto ciò che devi sapere sulla cartellonistica sentieri.
Lo scopo della cartellonistica sentieri
Cosa deve garantire la cartellonistica sui sentieri?
La segnaletica sentieri è realizzata per guidare l’escursionista in tutta sicurezza (e prevenzione) lungo l’itinerario.
Per farlo, si pone l’obiettivo di trasmettere messaggi
- chiari
- comprensibili
- uniformi.
In poche parole la segnaletica deve fornire indicazioni immediatamente comprensibili, semplici e non contraddittorie.
Non si deve però limitare a questo: la cartellonistica deve essere realizzata nel rispetto dell’ambiente e della natura (con materiali resistenti alla luce e vernici ad acqua non inquinanti).
Deve anche assicurare durabilità nel tempo e non richiedere eccessiva manutenzione.
Quali informazioni comunica la cartellonistica sui sentieri
Ecco cosa comunica la segnaletica:
- indica la direzione e meta
- individua un luogo sulla mappa
- informa su lunghezza e durata del percorso
- allertare su eventuali pericoli o divieti
- stimola il rispetto dell’ambiente
Una corretta pianificazione della segnaletica dovrebbe prendere avvio già dai centri abitati per condurre successivamente al sentiero indicato, partendo magari dalla stazione ferroviaria, dagli impianti di risalita o dalle fermate di servizio pubblico.
Cartellonistica sentieri: classificazione e difficoltà dei sentieri
La segnaletica presente lungo questi sentieri è composta da numerazione a tre cifre: la prima cifra individua il settore di attribuzione, le altre due identificano il numero del sentiero all’interno del settore.
Nel caso di sentieri troppo brevi e lievi varianti del sentiero principale, è comune trovare lo stesso numero del sentiero principale, seguito da una lettera.
La più comune classificazione dei sentieri li suddivide in:
- Sentiero escursionistico
È il tipo di sentiero maggiormente presente sul territorio.
Privo di difficoltà tecniche, corrisponde in gran parte a mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali, militari o a sentieri di accesso a rifugi, alpeggi o di collegamento fra valli.
- Sentiero alpinistico
Sentiero che si sviluppa in zone impervie con passaggi che richiedono buona conoscenza della montagna, tecnica di base ed equipaggiamento adeguato.
Può presentare dei tratti attrezzati.
- Via ferrata o attrezzata
Itinerari che conducono l’escursionista attraverso pareti rocciose, aeree creste e cenge, dove funi e/o scale evitano un’arrampicata obbligata.
Richiedono adeguata preparazione ed attrezzatura specifica per l’assicurazione personale.
Queste classificazioni si dividono a loro volta in due macro-categorie che dipendono dalla durata dell’itinerario.
E sono:
- Itinerari di media e lunga percorrenza
Itinerari adatti ad escursionisti perlopiù esperti data la durata di più giorni e l’impegno tecnico-fisico a cui espongono.
Proprio per l’estensione su più giorni, questi itinerari devono godere di buona offerta ricettiva lungo il percorso, per assicurare all’escursionista la giusta sosta per bivacco o notte, e di buona distribuzione segnaletica lungo tutto il tracciato.
- Itinerari di breve percorrenza
Si tratta degli itinerari più diffusi, dalla durata giornaliera.
Ne fanno parte tracciati e percorsi a scopo naturalistico, glaciologico, geologico, ma anche storico e religioso, istituiti per fine didattico-formativo, ben serviti e sviluppati in aree limitate, talvolta protette.
Una classificazione C.A.I. più specifica, regolamentata da scale di difficoltà e sigle, raggruppa i sentieri nelle seguenti categorie:
Sentiero Escursionistico Turistico (T)
Si tratta di itinerari alla portata di tutti che si sviluppano nelle immediate vicinanze di paesi e località turistiche su mulattiere o sentieri comodi. Non richiedono particolare impegno fisico né comportano problemi di orientamento, rivelandosi passeggiate semplici di tipo culturale, turistico o ricreativo.
Sentiero Escursionistico semplice (E)
Con i sentieri escursionistici semplici ci avviciniamo al vero trekking in montagna, per difficoltà, percorrenza e ambientazioni.
Si tratta di itinerari privi di importanti difficoltà tecniche e sempre ben segnalati, con possibili passaggi esposti o su roccia.
Si sviluppano soprattutto su mulattiere realizzate per scopi agro-silvo-pastorali, talvolta militari, ma anche sentieri di montagna per accesso a rifugi, ad alpeggi o di collegamento fra valli.
Richiedono un certo senso d’orientamento, una certa esperienza e conoscenza del territorio, allenamento, abbigliamento ed equipaggiamento adeguati.
I sentieri escursionistici semplici rappresentano il 75% degli itinerari dell’intera rete sentieristica organizzata.
Sentiero Escursionistico per Esperti o Avanzato (EE)
Nella scala delle difficoltà escursionistiche CAI sono indicati con la sigla “EE”: “itinerario per escursionisti esperti”.
Si tratta di itinerari generalmente segnalati, ma che, a differenza di quelli precedenti, iniziano a richiedere una certa capacità di muoversi su terreni scomodi (tratti su terreno impervio o infido, pendii scivolosi o misti di roccia ed erba, passaggi rocciosi anche con lievi difficoltà tecniche, tratti attrezzati, tratti non segnalati).
Necessitano dunque di esperienza in montagna e conoscenza dell’ambiente alpino, ma anche di equipaggiamento ed attrezzatura adeguata, oltre che buona preparazione fisica.
Sentiero per Escursionisti Esperti con attrezzatura o Escursionistico Attrezzato (EEA)
Sono itinerari attrezzati che richiedono l’utilizzo di equipaggiamento tecnico (casco e guanti) e dispositivi di autoassicurazione (imbragatura, dissipatore, moschettoni, cordini) per via ferrata.
Segnaletica sentieri Ufficiale e Non Ufficiale
Prima di approfondire nel dettaglio ciascuna tipologia di cartello e ogni significato, è bene sapere che non tutta la segnaletica è, per così dire, “ufficiale”.
Accanto alle note segnaletiche del C.A.I., come la diffusa “bandierina rossa e bianca” adottata ufficialmente nel 1999, simboli, frecce e indicazioni più ufficiose sono affisse da escursionisti o persone del luogo, per guidare a tracciati secondari.
L’opera di armonizzazione del C.A.I. ha oggi permesso di avere uno standard di segnaletica dei sentieri a livello nazionale a cui molti enti territoriali pubblici e privati fanno riferimento.
È importante riconoscere la fonte di tali segnavia perché ne dipende l’affidabilità e la manutenzione dei sentieri a cui conducono.
Distinguerli è semplice: il C.A.I. ha ormai stabilito lo standard a due (in precedenza 3) colori: la classica bandiera in rosso e bianco.
I segnavia non ufficiali sono invece contrassegnati da colori particolarmente evidenti ma variabili, talvolta a forma circolare o semplicemente a freccia (vedi in figura).
Cartellonistica sentieri: la segnaletica verticale e orizzontale
La cartellonistica sentieri si suddivide in due tipologie.
- Segnaletica verticale o principale
- Segnaletica orizzontale o secondaria
Nonostante differiscano per forme e indicazioni, potresti trovarle entrambe anche a breve distanza l’una dall’altra.
Questo perché, per agevolare l’orientamento, garantire la sicurezza e soprattutto guidare alla scoperta del territorio, i segnali verticali e orizzontali si completano per dare il maggior numero di informazioni e punti di riferimento all’escursionista.
Segnaletica verticale (principale)
La segnaletica verticale, anche detta principale, è la tipologia di segnavia che dà indicazioni maggiori e più complete.
Comunica informazioni:
- sul luogo in cui ci si trova
- sulla destinazione dell’itinerario
- su tutte le tappe intermedie (meta ravvicinata, meta intermedia)
- sui relativi tempi di percorrenza
- sul numero del sentiero
Per questo, la segnaletica verticale è collocata all’inizio di ogni sentiero e agli incroci più importanti, dove è facile perdere la traccia da seguire.
Data l’importanza, la segnaletica principale deve essere facilmente visibile, invitando la vista del segnale successivo senza doverlo cercare.
Inoltre, deve essere al tempo stesso ben leggibile e comprensibile, ma non d’intralcio o invasiva per l’ambiente naturale.
Alla segnaletica orizzontale, per questo detta secondaria, spetta invece il compito di dare continuità, rassicurando l’escursionista di percorrere la giusta traccia.
Da qui l’appellativo di segnaletica “di conforto”.
Tabelle segnavia
Le tabelle segnavia sono le segnaletiche verticali più diffuse.
Si compongono solitamente di una freccia con punta rossa e coda bianca.
La prima (punta rossa) indica la direzione da seguire, la seconda (coda bianca) comunica il numero del sentiero.
A volte sono verniciate a legno.
Oltre a ciò, la tabella segnavia aggiorna l’escursionista sui tempi di percorrenza verso mete intermedie o verso la destinazione finale.
Ricorda che:
- il tempo di percorrenza in salita viene calcolato sui 250-300 metri di dislivello l’ora
- il tempo di discesa si considera in genere pari a 2/3 di quello di salita
- i tempi segnati non prevedono soste
- sono valori medi indicativi
Tabella Località
Le tabelle località sono affisse sullo stesso palo delle tabelle segnavia e indicano il nome della località dove ci si trova e la relativa quota.
Puoi trovarle di colore bianco o tinta legno.
Tabella per via ferrata
Le tabelle per via ferrata sono posizionate all’inizio di sentieri d’accesso a una via ferrata o ad un sentiero attrezzato impegnativo, e, nuovamente, si trovano all’inizio del tratto attrezzato per ricordare di usare correttamente le attrezzature fisse ed autoassicurarsi alle stesse, segnalando eventuali danni riscontrati.
La riconosci perché di metallo, rossa la tabella e bianche le scritte, in 4 lingue.
Tabella di sentiero
La tabella di sentiero si trova all’inizio del tracciato e segnala la classificazione a cui appartiene lo stesso.
In alto a destra indica il numero del sentiero che stai percorrendo.
Tabellone o pannello d’insieme
Il tabellone d’insieme è un pannello di grande formato che puoi trovare in paese, all’inizio di un sentiero o nei suoi luoghi d’accesso più frequentati
Rappresenta e riassume su mappa l’insieme degli itinerari del territorio, fornendo informazioni molto dettagliate anche sul contesto storico, sull’offerta culturale e floro-faunistica.
Puoi inoltre trovare l’elenco degli itinerari escursionistici, il numero dei sentieri con relativi tempi di percorrenza.
Segnaletica orizzontale (secondaria o intermedia)
La segnaletica orizzontale, anche detta segnaletica secondaria o intermedia, è la cosiddetta “segnaletica di conforto” perché rassicura l’escursionista sulla continuità del tracciato in entrambe le direzioni, tra un segnavia verticale al successivo.
È costituita da pittogrammi o segnavia di colore bianco e rosso o rosso-bianco-rosso, secondo lo standard uniformato dal Club Alpino Italiano C.A.I.
La segnaletica orizzontale, non essendo collocata su supporti artificiali, è raffigurata sul suolo, sui sassi o sui tronchi degli alberi.
Oltre a confermare il sentiero, spesso fornisce anche informazioni aggiuntive come il numero del tracciato in questione.
La segnaletica orizzontale si suddivide a sua volta in:
- Segnaletica Orizzontale Principale
- Segnaletica Orizzontale Corrente
La segnaletica principale si trova all’inizio di ogni itinerario, successivamente ogni 300 metri e ad ogni bivio, per permettere all’escursionista di trovare immediatamente il segnavia successivo.
Sulla bandiera rosso-bianco-rosso sono contrassegnate, in nero, le 3 cifre che indicano il numero del percorso o, in alternativa, sigle come GTA (Grande Traversata delle Alpi), SI (Sentiero Italia), AV (Alta Via).
La segnaletica orizzontale corrente è quella propriamente di richiamo ed è composta dalle classiche strisce in abbinamento: una rossa e una bianca.
La si può trovare ogni 100 metri in condizioni normali, ogni 50 in aree con visibilità particolarmente limitata.
Segnavia semplice bianco-rosso
Si tratta della categoria che prima abbiamo chiamato “segnaletica orizzontale corrente”, la tipologia di segnavia più semplice e immediata.
Le bandiere, di colore bianco e rosso, sono collocate a distanza ravvicinata una dall’altra per garantire continuità.
Non è raro incorrere in segnavia a bandiera con indicazioni, in nero, sul numero del sentiero che si sta percorrendo. Solitamente sono posizionati in prossimità di bivi o laddove è utile confermare la traccia da seguire.
Freccia di colore rosso
La freccia di colore rosso indica una sorgente d’acqua o una fonte nelle immediate vicinanze.
Oltre ad indicare la direzione da seguire, sulla freccia è riportata la distanza (in metri) o il tempo (in h e min.) per raggiungerla.
Si tratta di segnavia meno frequenti, usati quando la presenza dell’acqua non è direttamente osservabile, o nel caso in cui non sia ricorrente lungo l’itinerario.
Omini segnavia
Gli omini segnavia sono forse il sistema di segnaletica più “romantico”.
Si tratta di uno “standard” efficace e riconoscibile, che si compone di piccole torrette di sassi e pietre che ciascun escursionista può creare o ripristinare al suo passaggio.
La sua funzionalità rimane inalterata anche in caso di importanti nevicate data l’altezza che può raggiungere i 50 centimetri, mentre la visibilità è assicurata, anche in lontananza, proprio grazie alla forma inusuale.
Picchetto segnavia
I picchetti segnavia sono solitamente posizionati su sentieri che attraversano aree aperte come pascoli, data la mancanza di elementi naturali di riferimento su cui poter posizionare i segnavia orizzontali classici.
Riconoscere un picchetto è semplice: basta osservare la superficie superiore verniciata in bianco e rosso, o a bandiera.
Ora che sai come leggere il significato di ogni segnale…
Ti consigliamo di non dimenticare che le guide migliori a cui affidarti restano il buon senso e la prudenza, per vivere in sicurezza ogni avventura in montagna!
Non ci resta che augurarti…
Buon Trekking!