VALBO HISTORY

1 Settembre 1909

Domodossola assaggia le acque di Bognanco: “Eureka”

LE NUOVE ACQUE CAVALLINI

di Bognanco

Ebbimo coi rappresentanti l’amministrazione comunale di Domodossola la ventura d’esser onorati d’un invito dall’intraprendente instancabile avv. Emilio Cavallini che febbrilmente sta procedendo all’ultimazione degli importanti lavori di ricerca e scoprimento di altre abbondanti salutari sorgenti minerali in Bognanco (Prestino). Gustammo ed apprezzammo l’insuperabile liquido, alla sontuosa colazione che signorilmente volle offrire al suo artistico villino, indi cortesemente accompagnati dall’illustre on: senatore Lucca e dalla nobildonna Adelaide Lucca-Cavallini e dal conte Dalla Croce ospiti del cognato, fratello ed amico visitammo le fonti riportandone il giudizio confermatoci da un ottimo reverendo lomellinese che le sperimentò e sanzionato da competenti spiccate personalità della scienza esser le nuove acque Cavallini di indiscutibile superiorità a quante oggi inondano la reclame; salvaguardano i sani dai malanni e gli ammalati risanano.

La terapeutica ha trovato il tocca sana « eureka ».

L’INDIPENDENTE N.35

01/09/1909

L’articolo de L’Indipendente del 1909 celebra con toni entusiastici un momento cruciale nella storia delle acque minerali di Bognanco: la presentazione ufficiale delle Nuove Acque Cavallini, frutto del lavoro instancabile dell’avvocato Emilio Cavallini. Questa figura chiave della valle non si limitò a scoprire una nuova sorgente, ma diede ulteriore impulso allo sviluppo economico e scientifico della regione, consacrando le proprietà terapeutiche delle sue acque a livello nazionale.

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Durante un evento prestigioso, ospitato nell’elegante villa dell’avvocato Cavallini, i presenti – rappresentanti dell’amministrazione comunale, illustri personalità della scienza e nobili ospiti come il senatore Lucca e Adelaide Lucca-Cavallini – ebbero il privilegio di degustare il “prezioso liquido“. L’acqua, straordinariamente pura e medicamentosa, ricevette unanime approvazione. Un reverendo della Lomellina, che ne aveva sperimentato i benefici, sottolineò come le sue proprietà fossero uniche nel panorama delle acque minerali italiane, capaci di “salvaguardare i sani dai malanni e risanare gli ammalati”.

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Questa scoperta si colloca in un periodo di grande fervore per la Val Bognanco. L’impegno del Cavallini non si limitò alla valorizzazione delle sorgenti come risorsa naturale: egli vide nell’acqua una leva per la promozione turistica e per il benessere collettivo. La sua capacità di coniugare visione imprenditoriale e attenzione scientifica lo portò a creare un complesso termale moderno, capace di attrarre visitatori da ogni angolo d’Europa.

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Le Acque Cavallini entrarono così a pieno titolo tra i simboli del progresso dell’epoca. A differenza di altre acque minerali, spesso accompagnate da promozioni aggressive, queste fonti si affermarono grazie al rigore scientifico e alla qualità comprovata. La frase finale dell’articolo, “la terapeutica ha trovato il toccasana: eureka”, incarna l’ottimismo del tempo verso il potere rigenerante delle risorse naturali.

Oggi, la scoperta delle Nuove Acque Cavallini rimane una testimonianza storica di come una piccola valle alpina, grazie a dedizione e innovazione, abbia saputo ritagliarsi un posto di rilievo nel panorama delle cure termali e minerali.

1909-Domodossola assaggia le acque di Bognanco