VALBO HISTORY

19 Settembre 1867

Le donazioni del Galletti durante l’Unità d’Italia

Una lettera indirizzata dal Comm. G.G. Galletti

insigne benefattore bognanchese all’avvocato Giacomo Trabucchi nel 1867

Dobbiamo questo scritto all’amico Piero Riva che pubblicamente ringraziamo:

Parigi il 29 settembre 1867

Ill.mo Signor Delegato, 

La ringrazio, egregio Signor Avvocato, dell’avermi dedicato un pò del suo tempo prezioso per informarmi della nomina dei membri del Corpo insegnante e per darmi ragguaglio del fabbricato destinato alle scuole-

Riguardo alla visita degli edifizi scolastici da lei operata in concorso col signor Cav. Protasi onde collaudare o meno i lavori piacemi che Ella abbia trovato nulla da eccepire, e che si sia compiaciuto di consigliare qualche modificazione nella foggia dei banchi, e la erezione dei lavatoi pei ragazzi, giacché l’uno e l’altro consiglio suggeriti dall’igiene non possono mancare di apportare vantaggiosi risultamenti.

Ho veduto con piacere i nomi dei maestri e delle maestre che ebbero la preferenza nelle nomine effettuate e che Ella propose e mi compiaccio che tali nomine siamo cadute su persone che sembranmi lodevoli su ogni rapporto.

Conto poi su di Lei illuminata sorveglianza, e sui provvedimenti di censura e sospensione applicabili ai casi indicati al Ş 22 del regolamento dell’Istituto.

Se Ella à occasione di vedere il distintissimo Signor Belli favorisca contraccambiare i miei rispettosi saluti.

Nella di Lei venuta a Parigi, cosa che il Signor Gentinetta nelle sue lettere mi à fatto sperare che avrà luogo, mi sarà carissimo di poter fare la conoscenza della S.V. ed in pari tempo potermi intrattenere seco lei rapporto all’Istituto Galletti al quale Ella pare prenda tanto interesse.

Accolga, chiarissimo Signor Avvocato, l’assicurazione della più distinta stima e considerazione del devotissimo ed obbligatissimo di Lei

Galletti Giò G.mo

L’illustre cittadino di Bognanco, Cavaliere dell’Ordine di Persia, Cavaliere ed Ufficiale di quello dei S.S. Maurizio e Lazzaro, Commendatore della Corona d’Italia, Deputato al Parlamento nazionale, fondava nella sua patria un Istituto pel quale nel 1861 consacrava la rendita annua di L.12,500, istituto che da lui prendeva il nome e del quale è oggetto la lettera indirizzata all’Avv. Trabucchi.

L’Opera pia Galletti in Domodossola veniva fondata con istromento rogato in Firenze dal Notaio Niccoli il 18 maggio del 1868 e con esso l’On. Galletti faceva donazione al Comune di Domodossola dell’annua rendita di L. 40.000 in cartelle del Debito pubblico per una Fondazione diretta a scopi benefici e caritatevoli a vantaggio degli abitanti del Comune e di tutta la Valle dell’Ossola nel tempo e nelle condizioni di cui nello istromento medesimo.

LA GAZZETTA DEL LAGO MAGGIORE N.84   24/10/1942

lettera ufficiale di Gian Giacomo Galletti e donazioni a Bognanco

In questo reperto d’archivio, giunto a noi grazie al lavoro di ricerca di Umberto De Petri presso l’archivio comunale della Biblioteca di Domodossola, il numero 84 del giornale “La Gazzetta del Lago Maggiore” sbircia in un’antica lettera che il benefattore della Valle Gian Giacomo Galletti inviò all’allora avvocato Trabucchi, nel 1867.

Il contenuto della lettera

Una breve premessa.

Gian Giacomo Galletti, il mittente dell’epistola, è forse uno dei volti più conosciuti dell’intera Ossola.

Filantropo, cittadino ammirevole e abituale sostenitore (economico) della pubblica amministrazione bognanchese e domese, il Galletti ha vissuto una vita a dir poco interessante.

Noi l’abbiamo ripercorsa, studiata e raccolta tutta nell’articolo “Gian Giacomo Galletti, il benefattore della Valle”

Tu puoi leggerla qui.

La lettera

Un italiano aulico e ricercato che appartiene ad un’Italia nata da poco (l’unità avveniva solo 6 anni prima) rivela nient’altro che la sua attenzione per l’Istituto scolastico in questione.

Corpo docenti, lavatoi e banchi: nulla di estraneo all’ordinaria gestione di una scuola che ogni Istituto Galletti amministrava con cura.

Leggi anche: Differenze di genere all’Istituto Galletti

Una scuola, sì, perché il Galletti di scuole ne ha regalate numerose al territorio di Bognanco e ai suoi abitanti.

Istituti maschili e femminili quasi in ogni frazione della valle, oltre ad una scuola popolare per la lavorazione del legno, una scuola popolare d’arti e mestieri, corsi di lingua straniera, ma ancora borse di studio e materiale scolastico per tutti gli alunni.

Un benefattore “Cavaliere”

Ecco perché l’Ossola ancora Oggi, dopo quasi due secoli, lo ricorda come un benefattore.

Quanto benefattore?

Questo documento storico ci permette di farne una stima.

Gian Giacomo Galletti donava infatti annualmente, tramite cartelle del Debito pubblico, 40.000 Lire per “scopi benefici e caritatevoli a vantaggio degli abitanti del Comune e di tutta la Valle dell’Ossola”.

Difficile avvicinarsi alla comprensione di simili cifre, nell’anno della prima Italia Unita.

Su una cosa, però, il documento parla chiaro

Illustre cittadino di Bognanco, Cavaliere dell’Ordine di Persia, Cavaliere, Cavaliere ed Ufficiale dell’ordine dei S.S. Maurizio e Lazzaro, Commendatore della Corona d’Italia, Deputato al Parlamento nazionale ma Benefattore è ciò che più, ancora Oggi, si addice alla figura di Gian Giacomo Galletti.

Un errore invisibile

Una curiosità nascosta in questa lettera.

Può infatti sfuggire all’occhio dei meno attenti, eppure è lì, in bella vista!

Se Ella à occasione di vedere il distintissimo Signor Belli favorisca contraccambiare i miei rispettosi saluti.”

Oggi sarebbe un orrore grammaticale, Ieri magari era semplice coniugazione verbale.

In questa lettera è interessante notare che nella frase proposta manca un “h”, sostituita dal Galletti con un accento posto sulla vocale “a”.

L’avevi notato?