“Storie dell’altro mondo 2” | Giancarlo Castellano lo racconta a NBC

Presentato ad aprile 2024 il nuovo numero di “Storie dell’altro mondo”

“Come fai ad avere sempre così tanto da raccontare?”

Sabato 27 aprile 2024 il teatro La Fabbrica di Villadossola ha ospitato “La Fabbrica di Carta”, l’iniziativa culturale che ormai da qualche tempo avvicina ogni anno, in primavera, autori e scrittori, i loro nuovi titoli e i lettori.

“Come fai ad avere sempre così tanto da raccontare?” è la domanda rivolta a Giancarlo Castellano, scrittore bognanchese e firma di oltre mille “colonne” dell’Eco Risveglio, che abbiamo seguito con piacere durante la presentazione del suo nuovo libro “Storie dell’altro mondo 2”.

“Ognuno ha una storia da raccontare”, ha risposto lui.

Sono tutte “storie dell’altro mondo”

Morire per mano di un proiettile sparato da così lontano che lo senti trafiggerti il petto ma non i timpani; tornare “a casa” dalla guerra e non essere riconosciuto da tua madre; risalire a piedi un fiume di montagna, dalla foce alla sorgente ed essere inghiottito da una delle sue cascate, o ancora rapito da un’anziana abitante delle montagne: “sono tutte storie dell’altro mondo” come ha detto Giancarlo.

Un libro di storie dell’altro mondo sarebbe quasi riduttivo per descrivere il lavoro di Castellano, che all’inizio di questo 2024 ha pubblicato la seconda edizione del suo libro, dal titolo omonimo.

Le storie dell’altro mondo sono i racconti di Bognanco e chi l’ha vissuta e la vive: un mondo “della porta accanto”, dove anche le piccole cose sanno di entusiasmante e dove le grandi cose non sembrano poi così inventate.

L’altro mondo è un mondo fatto di grandi narrazioni e di lontani ricordi, che in questo libro non vogliono più solo meravigliare, ma cercano con tutte le forze di rimanere.

È questa l’idea del libro, nata da un sentimento personale di Castellano.

“Dimenticheremo tutto e chi verrà dopo di noi, dimenticherà tutto.”

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Sicuramente, come dice lui, non verrà dimenticato ciò che è stato scritto.

Il tema principale del libro è quindi il ricordo, l’indagine, la raccolta, per riuscire a strappare allo scorrere del tempo un patrimonio di racconti dal valore incalcolabile.

Perché ogni storia è una vita, e ogni vita ha una storia da raccontare.

Storie dell’altro mondo 2

Ora parliamo del libro. O meglio, dei tanti libri raccolti in uno solo e che “si possono divorare in una sera”, per la semplicità e la curiosità con cui sono stati scritti.

Storie dell’altro mondo 2 è una raccolta di 22 fatti, 22 storie vere che sanno di leggenda, e leggende che sembrano storie vere. Sta al lettore capire fin dove è storia e fin dove è leggenda.”

Un libro che raccoglie, trascrive e tramanda 22 personaggi, altrettante vite e altrettanti ricordi che potrebbero sfumare se affidati soltanto a qualche ulteriore passaggio di eredità orale.

Ve ne sveliamo alcuni, quelli che più ci hanno colpito e quelli che più sono rimasti nel cuore di chi li ha prima ascoltati, poi raccontati su pagina.

5 – Maria Giapa

La storia di Maria Giapa rappresenta perfettamente quelle leggende che sanno di vero, e quelle verità che sanno di leggenda.

L’avevamo sentita anche noi, e avevamo scelto di dedicarle un articolo all’interno di quelle che definivamo “Leggende del Piemonte”.

“Non andare sull’Arvina, perché arriva Maria Giapa e ti porta via nella sua gerla.”

Sulla veridicità del personaggio di Maria Giapa, lasciamo al lettore la sentenza.

È della tradizione orale che il libro, e noi con lui, cerchiamo di proteggere l’autenticità, perché se effettivamente tutti in valle hanno sentito almeno una volta questa frase, qualcosa di vero ci sarà.

L’Arvina è sempre stata una zona interessata da frane e cedimenti, e la paura per l’anziana Maria Giapa che con la sua gerla portava via i bambini curiosi è sempre stato il deterrente migliore per genitori e nonni preoccupati.

Una storia che, nonostante confonde realtà con finzione, tramanda con disarmante naturalezza la tradizione di una comunità di montagna.

Leggi la storia di Maria Giapa

9 – La rappresaglia

Era il 1945. 

Anche la Valle Bognanco si era popolata di movimenti di resistenza partigiana e, nel freddo febbraio di quell’anno, la cosa iniziava a pesare alle truppe tedesche.

La storia del giovane Vittorio, valligiano di 17 anni, racconta di un tiro che, se ripetuto 10 volte, forse 9 di queste avrebbe avuto esito diverso.

Quel giorno un cecchino tedesco posizionò il proprio fucile e percorse i 400 metri in linea d’aria che lo dividevano dal ragazzo con una precisione disarmante.

Arrivò prima il proiettile del suo scoppio. Vittorio non ebbe nemmeno il tempo di udirlo.

Indossava una giacca verde. Da quel giorno la indossò il fratello, portando sul proprio petto quel buco sgualcito.

19 – Controcorrente

“Controcorrente” parla di una sfida personale di Giancarlo, che abbiamo avuto il piacere di ascoltare, raccontata 28 anni dopo proprio da lui e dal suo compagno, durante il trekking “La Via Alta” sulle creste della Valle Bognanco.

La valle Bognanco deve il suo nome al fiume che la attraversa, il Bogna.

E lui, accompagnato dall’amico e soccorritore alpino Adriano Darioli, nel luglio del ‘95 decise di fare lo stesso, seguendo il suo percorso controcorrente, da valle a monte.

Ce la faranno ad arrivare alla piccola sorgente che sgorga dalla roccia, ma non prima di aver rischiato di non farcela…

“Poi alzai gli occhi al cielo e ringraziai l’Universo.”

“Al lettore, l’immaginazione e l’emozione di rivivere storie dell’altro mondo, semplicemente sfogliando le pagine di un libro.

A presto.”

Così si chiude il libro.

Con un “a presto” che è un occhiolino dell’autore, forse già in fase di stesura della prossima raccolta di storie…dell’altro mondo 3.

Dove è possibile acquistare il libro

È possibile acquistare “Storie dell’altro mondo 2” in tutti i locali della Valle Bognanco.

A Domodossola, presso la libreria di Piazza Mercato e presso l’Ufficio Turistico.

È possibile infine contattare l’editore La Memoria del Mondo per verificare la sua disponibilità nella libreria di Magenta, Milano.

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