VALBO HISTORY

1 Gennaio 1908

Quanto costava curarsi con le Acque di Bognanco nel 1908?

SOCIETÀ PIEMONTESE PER LE ACQUE MINERALI

Anonima – Capitale versato L. 150.000

SEDE IN TORINO

Concessionaria delle sorgenti di Bognanco

PREZZO DELLE ACQUE DI BOGNANCO

per il 1908:

Vendita al dettaglio:        Senza vetro        Vetro compr.

Ausonia                      £.       0,30                    0,50

S. Lorenzo e Luigia    “         0,40                    0,60

Depositario esclusivo per l’Ossola

VINCENZO TAPELLA – Domodossola.

L’INDIPENDENTE N.1

01/01/1908

Questa pagina di storia e di benessere è stata ritrovata nell’archivio storico della Biblioteca di Domodossola e ci riporta indietro di più di un secolo.

Nel 1908, il prezzo delle acque minerali di Bognanco pubblicizzato da L’Indipendente racconta non solo di un prodotto, ma di una valle che aveva saputo trasformare una risorsa quotidiana in un simbolo di salute e innovazione. L’acqua Ausonia, naturalmente effervescente, costava 30 centesimi senza vetro e 50 centesimi con la bottiglia, mentre le San Lorenzo e Luigia, rinomate per le proprietà curative, venivano vendute rispettivamente a 40 e 60 centesimi. Questi prezzi, accessibili per il pubblico borghese e alto-borghese, testimoniavano un processo industriale all’avanguardia per l’epoca.

La storia di queste acque aveva preso avvio nel 1863, quando una giovane pastorella scoprì una sorgente nei pressi di Prestino.

Da semplice risorsa per l’agricoltura e la vita quotidiana, l’acqua di Bognanco divenne un bene medicamentoso grazie alle intuizioni dell’avvocato Emilio Cavallini, che dopo aver tratto beneficio dalle sue proprietà depurative, avviò l’attività termale. Le sorgenti principaliSan Lorenzo, Ausonia e Gaudenziana – vennero progressivamente valorizzate. La San Lorenzo, con effetti diuretici e lassativi, era ideale per terapie depurative; l’Ausonia, più abbondante, conquistava i palati come acqua da tavola; e la Gaudenziana, meno curativa ma ricca, alimentava il mercato della grande distribuzione.

Articoli correlati: La storia delle acque di Bognanco

Nel borgo di Fonti nacque un fiorente complesso termale, dotato di alberghi e una funivia per collegare i turisti al centro della valle. Le acque, imbottigliate e distribuite con cura da concessionari come Vincenzo Tapella, portarono benessere fisico ai consumatori e prosperità economica alla Val Bognanco.

Oggi potete visitare quelle bottiglie al Museo delle Acque di Bognanco Fonti, e scoprire come riescono a conservare ancora il fascino di un’epoca in cui la modernità incontrava la natura.

1908 quanto costavano le acque di bognanco