Secoli di vino, lavoro nei campi, feste e comunità: il museo dell’antico torchio di Pianezza è un tuffo nel passato e nella tradizione della Val Bognanco.
La Storia della Valle è un dialogo profondo con la natura, racconta l’operosità dei Bognanchesi e la semplicità della vita di un tempo. A due passi dal borgo di Fonti, nel cuore della piccola frazione di Pianezza, il museo dell’antico torchio riporta ogni visitatore indietro lungo la linea del tempo.
L’anno di costruzione è il 1744, come cita la targhetta esposta ad accogliere chi si lascia trasportare dal fascino della sua autenticità, sulla soglia d’ingresso.
Legno, vite e forza umana, questi gli ingredienti di uno strumento che per secoli ha servito sulla tavola delle famiglie un vino frizzante e corposo. Il nostranino: questo il soprannome dato per sottolineare la produzione “km0” delle piantagioni e coltivazioni di vite. Anche detto americanino, per la provenienza della coltura, il vino non era un semplice prodotto della terra e del lavoro. Era collante sociale, motivo di festa e di vita comunitaria e in ultimo risorsa economica ricavata dalla sua vendita ai borghi limitrofi.
Il torchio, dunque, era la linfa vitale e il cuore pulsante di Pianezza, un bene comune di proprietà dell’intera frazione. Durante l’autunno, poi, era indispensabile per spremere la cosiddetta vinaccia (gli scarti dalla precedente produzione del vino più pregiato) per produrre il citato nostranino.
L’antico torchio, dopo i recenti lavori di pulizia e restauro agli inizi degli anni 2000, ha rispolverato la struttura solida, quasi interamente intatta.
Una “vite” azionata da quattro uomini permetteva di comprimere un pesante braccio in legno che spremeva la vinaccia, raccogliendo poi in ampie botti il corposo vino. Accanto al torchio, poi, una minuziosa raccolta di utensili e strumenti di lavoro ricreano l’atmosfera di una volta. Posate e strumenti di cucina, borse e bricolle ma anche attrezzi per il lavoro nei campi. Entrando nell’antico torchio sarà immediata la sensazione di essere immersi in un’epoca passata, dove uomo e natura vivevano in sintonia.
Aperto ad ogni visitatore della Valle, il museo accoglie chiunque desideri scoprire le bellezze di Bognanco, accompagnato dall’autenticità e dal calore degli abitanti della frazione, proprietari e custodi amorevoli del torchio.