Lago delle Streghe (Alpe Devero): info, itinerario e leggenda

Il Lago delle Streghe, incastonato nel cuore del Parco naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, è una perla nascosta tra le Alpi piemontesi, precisamente nella parte settentrionale della Val d’Ossola. 

Immaginate un luogo in cui respirare l’aria frizzante dei 1600 metri s.l.m, circondati da creste di montagna e boschi di larici che si specchiano nelle acque trasparenti del lago, dal colore di un intenso verde smeraldo.

Questo piccolo specchio d’acqua nell’incantevole Piana del Devero è una delle destinazioni di montagna più famose e più semplici da raggiungere, per una giornata comoda da organizzare e adatta a tutti, meta ambita per chi cerca relax, ma anche per gli amanti dell’escursionismo tra natura incontaminata e panorami mozzafiato. 

Se siete alla ricerca di un’avventura magica, o se volete saperne di più sulla leggenda misteriosa che si nasconde dietro al nome suggestivo del Lago delle Streghe, vi portiamo a scoprirlo qui con noi.

lago delle streghe alpe devero

Il sentiero che dall’Alpe Devero porta al Lago delle Streghe è un’esperienza che sorprende e incanta. Qui, prati e boschi si intrecciano armoniosamente per poi lasciare spazio a rocce e cielo aperto, come a voler accompagnare il visitatore attraverso una scenografia naturale in costante cambiamento.

Durante il cammino, antiche baite ristrutturate aggiungono un tocco di autenticità, richiamando tempi passati e offrendoci un assaggio della vita alpina di un tempo. E, come se la vista non bastasse, il profumo delle eccellenze casearie della zona – in particolare del famoso Bettelmatt – arricchisce l’aria e invita a fare una pausa.

lago delle streghe immagine panoramica dello specchio d'acqua

L’escursione parte comodamente dal parcheggio dell’Alpe Devero, dove è consigliabile arrivare presto, soprattutto nei periodi di alta stagione, per trovare posto senza difficoltà.

Dopo aver parcheggiato, il primo tratto di cammino si snoda lungo una stradina asfaltata che costeggia case alpine ristrutturate e giunge velocemente al seicentesco Oratorio di San Bartolomeo, una prima sosta che regala un’immersione nei colori e nella pace di queste valli.

Proseguendo verso Crampiolo e il Lago delle Streghe, si attraversa il Rio Buscagna e si costeggia una casa bianca con una meridiana e tacche nivometriche, segno della memoria storica delle abbondanti nevicate della zona.

La strada si apre sulla Piana di Devero, un’ampia distesa verde che un tempo era occupata da un lago glaciale e che oggi si presenta come un paradiso naturale dove è facile incontrare la flora e la fauna tipiche di queste altitudini. La segnaletica bianca e rossa lungo il sentiero assicura una guida semplice e chiara, che permette di godere appieno del paesaggio senza preoccupazioni.

In prossimità della Borgata Cantone, un segnale in legno indica la deviazione a destra, verso una mulattiera lastricata che sale gradualmente addentrandosi in un bosco di larici, che in autunno si trasformano in una sinfonia di colori caldi. Dopo una breve salita, si raggiunge il bellissimo borgo alpino di Crampiolo, con le sue casette in pietra e legno perfettamente ristrutturate e la sua caratteristica chiesetta accanto a un piccolo torrente.

lago delle streghe colori

A questo punto, è possibile scegliere fra due percorsi:

  • Verso il Lago delle Streghe: prendere il sentiero a sinistra, seguendo il cartello che indica il piccolo lago nascosto tra vegetazione, mirtilli e ginepri. Bastano circa 5 minuti per arrivare al Lago delle Streghe, un incantevole specchio d’acqua verde smeraldo che emerge quasi a sorpresa tra la vegetazione.
  • Verso il Lago Devero: chi desidera proseguire l’avventura può attraversare il borgo di Crampiolo e continuare per circa 30 minuti verso il grande Lago Devero (quota 1.850 m), un bacino artificiale dalle acque blu intenso, perfetto per scattare foto indimenticabili.

Per tornare, è possibile ripercorrere lo stesso itinerario oppure, in estate, fare un giro ad anello percorrendo la mulattiera ombreggiata che riporta all’Alpe Devero.

  • Partenza: Alpe Devero, parcheggi disponibili (attenzione nei periodi di alta stagione)
  • Oratorio di San Bartolomeo: breve sosta per ammirare questa chiesa seicentesca
  • Rio Buscagna e casa con meridiana e tacche nivometriche
  • Piana di Devero: grande distesa naturale, un tempo lago glaciale
  • Borgata Cantone: prendere la mulattiera a destra verso Crampiolo
  • Crampiolo: borgo con baite ristrutturate e chiesetta, scelta tra due percorsi
  • Lago delle Streghe: sentiero breve tra ginepri e mirtilli, circa 5 minuti
  • Lago Devero: circa 30 minuti di cammino verso il grande lago artificiale

Esiste una leggenda dietro al Lago delle Streghe: è la storia di una giovane donna e di come un amore spezzato trasformò per sempre il suo destino e le acque di un laghetto di montagna.

La leggenda racconta di una fanciulla, bella e innamorata, che viveva in una valle con il suo promesso sposo. 

Le giornate scorrevano serene, immerse nel ritmo della natura, finché un giorno la tranquillità si spezzò: il ragazzo s’innamorò di un’altra e la lasciò. 

Col cuore infranto, la giovane iniziò a cercare conforto tra i larici del bosco. Andava lì tutti i giorni, fino a che, un pomeriggio, vide una vecchina che tesseva seduta su una roccia.

La sua vista la calmò così tanto che la ragazza decise di confidarle tutte le sue pene d’amore. Quando ebbe finito, le fu chiaro che in realtà aveva appena raccontato il suo dolore ad una strega.

Presa dal dolore, non ci pensò due volte a chiederle un incantesimo d’amore per far tornare il suo amato. La vecchia sorrise con occhi profondi e accettò di farle un incantesimo.

Portò la ragazza in una grotta lì vicino in cui erano nascoste due pozze d’acqua.

“In una pozza vedrai l’amore fugace e terreno; nell’altra, l’amore eterno, quello che appartiene agli dei.”

La giovane si specchiò nella prima pozza e vide il volto del suo amato, ma presto il viso iniziò a cambiare, invecchiando e deteriorandosi. 

Turbata, si voltò verso la seconda pozza, dove apparve il volto di un uomo radioso e giovane, immutato dal tempo. 

La strega spiegò che avrebbe dovuto scegliere tra il conforto dell’amore umano, breve e incerto, o quello eterno e divino, che l’avrebbe legata per sempre al mondo delle streghe.

Dopo un attimo di esitazione, la ragazza scelse l’amore eterno, entrando così nel mondo incantato delle streghe. 

D’improvviso, le pozze si ritirarono e al loro posto si creò un lago dal colore magico, nascosto tra le rocce e i prati. 

Da quel giorno, si dice che chi giunge sulle sue sponde e guarda a fondo nelle sue acque riesca a scorgere verità nascoste.

Il Lago delle Streghe si trova nel cuore del Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, un’area protetta di oltre 8.500 ettari che si estende tra i comuni di Varzo, Trasquera, Crodo e Baceno, in Piemonte. 

lago delle streghe Dove si trova Il Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero

Istituito nel 1995, questo parco nasce dalla fusione tra due precedenti aree naturali e si estende su un dislivello straordinario, dai 1.600 metri di altitudine fino agli spettacolari 3.553 metri. Il parco non solo offre un riparo sicuro per la fauna e la flora alpina, ma permette anche di esplorare paesaggi modellati dal tempo e dai ghiacciai, che hanno scolpito vallate, depositato massi erratici e creato una costellazione di laghetti e prati d’alta quota.

Il territorio è una vera gemma per gli amanti della natura. Gli ampi pascoli, interrotti qua e là da boschi di larici, si trasformano gradualmente in prati montani, dove il sottobosco regala un’esplosione di colori grazie ai rododendri, ai mirtilli e ai fiori tipici delle Alpi come il ranuncolo glaciale, la silene e il miosotis azzurro. Salendo in quota si incontrano altre specie uniche come il crisantemo alpino, l’astro alpino e il rarissimo genepì, sia maschio che femmina, simbolo delle altitudini più estreme.

Il Parco Naturale Alpe Veglia e Alpe Devero

Anche la fauna del parco è particolarmente varia e ricca di sorprese. Qui si possono avvistare camosci e stambecchi, padrone delle rocce e dei pendii scoscesi, mentre le marmotte si nascondono nei prati a bassa quota. In inverno, le lepri variabili e le pernici bianche si mimetizzano con la neve, e più in alto, i maestosi gipeti e le aquile reali solcano i cieli, affiancati dalle presenze fugaci di cervi, caprioli, cinghiali e lupi. È un paesaggio da esplorare con lo sguardo e col cuore, dove ogni angolo nasconde una sorpresa e ogni sentiero invita a scoprire nuovi scorci e dettagli.

Per raggiungere l’Alpe Devero, da Milano occorrono circa due ore: prendete l’autostrada A26 fino a Gravellona Toce, poi proseguite sulla SS33 in direzione di Domodossola. Arrivati a Baceno, seguite la strada comunale che attraversa diverse gallerie fino al parcheggio Alpe Devero, a pagamento (10 € al giorno, con un piccolo sovrapprezzo per i posti coperti nel silos). Una volta lasciata l’auto, camminate verso l’Alpe Devero e prendete il sentiero che porta al Lago delle Streghe, raggiungibile in circa 40 minuti.

Nella zona di Crampiolo, vicino al Lago delle Streghe, troverete diversi agriturismi e ristoranti. 

Potrete assaggiare piatti tipici, formaggi e salumi locali, oltre a un caseificio dove puoi prendere un tagliere o un panino. Non perdetevi lo yogurt al mirtillo nello spaccio del borgo: un’ottima pausa ristoratrice!

Vi consigliamo di prenotare in anticipo, specialmente nei fine settimana e in alta stagione. 

Per soggiornare vicino all’Alpe Devero, potete scegliere tra diverse opzioni a breve distanza in auto, ideali per esplorare la Val d’Ossola e i dintorni del lago. In zona troverete alcuni bed & breakfast confortevoli e con un’atmosfera accogliente, spesso caratterizzati da arredi in legno e servizi adatti anche a famiglie o gruppi di amici. Se desiderate restare ancora più vicino all’Alpe Devero, ci sono baite e agriturismi tipici che offrono una sistemazione immersa nella natura, anche se i prezzi possono essere un po’ più alti, specialmente nelle stagioni di punta.

Se preferite una soluzione più economica, potete optare per un alloggio nella bassa valle (Domodossola e Premia), dove troverete spesso ambienti familiari e colazioni a base di prodotti locali. Questa scelta è comoda se volete esplorare altre attrazioni della Val d’Ossola.

Ogni stagione ha il suo fascino: in primavera il paesaggio fiorisce con rododendri e mirtilli; l’estate è ideale per il fresco e le passeggiate e l’inverno è affascinante per le ciaspolate nella neve.

Il momento migliore dell’anno è però l’autunno: i colori caldi del foliage rendono infatti questa atmosfera magica, con i larici che si riflettono nelle acque del lago, un paesaggio dorato e giornate miti e piacevoli.

Parcheggiate nell’area a pagamento Alpe Devero, che offre posti sia scoperti che coperti nel silos (10 € al giorno, con 2 € in più per il silos). Arrivate presto nei fine settimana e durante la stagione estiva, perché l’afflusso può essere elevato. In alternativa, potete parcheggiare gratuitamente poco prima dell’ultima galleria, vicino alla Cascata dell’Inferno, e fare un breve percorso a piedi di circa 40 minuti fino all’Alpe Devero.

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