La gerla: cos’è, com’è fatta e a cosa serve

Cos’è la gerla

La gerla è un tradizionale contenitore in legno a forma di tronco di cono rovesciato, aperto in alto, per il trasporto di cibo e merce di varie dimensioni.

Si tratta di una cesta in materiale vegetale intrecciato (legno, vimini, viburno ma anche paglia), munita di due cinghie (dette fettucce o spallacci) che permettono di portarla sulle spalle, caratteristica dei paesi d’alta montagna dell’Italia settentrionale (Ossola, Val d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, ecc.).

gerla tradizionale contenitore in legno intrecciato

Origine della gerla

Etimologia e significato

L’utilizzo di gerle per il trasporto di merci e cibo è documentato nella storia di molte culture in tutto il mondo

L’uso della parola ha con molta probabilità etimologia tardo latina.

Gerla deriva da gerulus o gerŭla: s.f. derivato dall’infinito gerĕreportare” o cista cibaria, “usata per trasportare cibo”.

Il termine “gerla” per come lo intendiamo, sembra invece avere origine nell’Italia settentrionale, in particolare nelle numerose valli in cui le coltivazioni a terrazzamento richiedevano strumenti per il trasporto di oggetti di dimensioni e pesi variabili.

In questo contesto, hanno svolto un ruolo fondamentale nella vita quotidiana e nelle attività agricole, diventando un simbolo della sua cultura e tradizione.

Rappresentavano l’unico mezzo disponibile per trasportare sassi per la costruzione dei tipici muretti a secco dei terrazzamenti, terra per riempirli e per trasportare letame, legna e qualsiasi altro materiale. 

cartolina storica val bognanco donne nei campi con gerla

Sinonimi: gerla, scivìara o sciuèra?

In ciascuna di queste valli, la gerla prese nomi ed espressioni dialettali tipiche che sono rimaste fino ad ora.

Vediamo tutti i significati:

Campac: variante Valtellinese della gerla classica. A differenza della gerla, era più alto, aveva le trame molto larghe e veniva usato quasi esclusivamente per il trasporto di erba, fieno e foglie.

Scivìara e scivirùn (Ossola): Espressioni ossolane usate per indicare rispettivamente la gerla a intreccio fitto e rado.

Sciuèra sciurvël (Cusio): Rispettivamente gerla a intreccio fitto e gerla ad intreccio rado.

Ciuera e cappia (Valsesia): Gerla a intreccio fitto e gerla a intreccio rado.

Zèi (pronuncia gei): In Carnia usato per il trasporto di fieno, legna, formaggio.

Màmul o musse: Treppiede in legno su cui si poggiava il Zèi per poterlo caricare senza bisogno d’aiuto.

Com’è fatta una gerla

Le gerle sono tradizionalmente realizzate mediante l’intreccio di materiali vegetali come vimini, canne, paglia, erba marina o altre fibre simili. 

Questi contenitori presentano una struttura aperta che consente il trasporto di oggetti di dimensioni variabili. La forma delle gerle può variare da cilindrica a più allungata, in base all’uso specifico e alle tradizioni locali. 

Tipicamente, sono dotate di manici che facilitano il trasporto e talvolta possono essere rivestite internamente per proteggere il contenuto dagli agenti atmosferici o per preservare la freschezza degli alimenti. 

Esistono due tipologie principali di gerle: 

  • gerle ad intreccio rado
  • gerle ad intreccio fitto

Quanto può portare una gerla?

La capacità di carico di una gerla può variare notevolmente a seconda delle sue dimensioni, della costruzione e del materiale utilizzato. Tuttavia, in generale, una gerla tradizionale può trasportare carichi che vanno da pochi chilogrammi fino a diverse decine di chilogrammi.

Le gerle ad intreccio rado, ad esempio, sono più adatte per il trasporto di carichi leggeri, come fieno o prodotti agricoli, mentre le gerle ad intreccio fitto possono sostenere carichi più pesanti, come letame o materiali da costruzione.

È importante considerare anche la resistenza del materiale e la capacità di chi la trasporta. In situazioni storiche, le persone che utilizzavano le gerle erano spesso addestrate per bilanciare e trasportare carichi pesanti in modo sicuro ed efficiente.

Gerla: a cosa serviva

La gerla è stata un’importante strumento grazie alla sua versatilità e robustezza nel trasporto di merci di diverso genere, il cui uso si è esteso in vari campi, tra cui:

Attività agricole: Le gerle hanno giocato un ruolo cruciale nelle attività agricole, trasportando materiali come fieno, letame, patale e strame. Sono state utilizzate anche per raccogliere frutta, verdura e altri prodotti agricoli durante il raccolto.

Commercio ittico: Nei villaggi costieri e nelle città portuali, le gerle sono state impiegate nel commercio ittico per il trasporto di pesci freschi o altri prodotti del mare dalle barche ai mercati o ai luoghi di vendita.

Vendemmia: Durante la vendemmia, le gerle sono state utilizzate per raccogliere e trasportare l’uva dalle vigne ai luoghi di lavorazione o di conservazione, contribuendo al processo di produzione del vino.

Trasporto generale di merci: Oltre alle attività specifiche menzionate, le gerle sono state impiegate per il trasporto di generi alimentari, utensili e altri oggetti di uso quotidiano nelle comunità rurali e urbane. Erano utilizzate per portare merci da un luogo all’altro, sia per necessità personali che commerciali.

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