“Bognanco Terme
Diamo il rispettoso e cordiale bentornato all’illustre Prof. Dott. Cav. Carlo Angela che ha temporaneamente lasciato la Casa di salute da lui diretta in Val di Lanzo per assumere la direzione medica dello Stabilimento.
Ben presto sarà raggiunto dalla gentile Signora e dai due bimbi, suo orgoglio e consolazione, ed a tutti auguriamo fecondo di salute soggiorno in Valle.“
IL COMMERCIO OSSOLANO n.14/1932
Professore, Dottore e Cavaliere: così il giornale “Il commercio Ossolano” nomina Carlo Angela, direttore medico dell’impianto termale di Bognanco Fonti.
Se questa testimonianza storica è oggi virtualmente consultabile è grazie a Umberto De Petri che, nei primi anni 2000, ha raccolto in quattro volumi il patrimonio ossolano presente alla Biblioteca Comunale di Domodossola.
Il 14esimo numero della rivista, in particolare, a nome di tutta la Val d’Ossola accoglie con rispetto e cordialità Carlo Angela e la sua famiglia.
Il medico aveva temporaneamente lasciato la direzione della casa di cura per malattie mentali “Villa Turina Amione”, in Val di Lanzo, per fare ritorno a Bognanco.
Carlo Angela
La figura di Carlo Angela era (ed è) profondamente rispettata in tutta la valle. A lui si riconosce la fama delle acque di benessere delle sorgenti di Fonti. Furono proprio queste, grazie alle loro terapie, ad attirare un flusso inarrestabile di turisti lungo tutto il ‘900.
Successivamente alla scoperta nel 1863, l’avvocato Emilio Cavallini aveva intuito il potenziale terapico delle sorgenti, costruendo un impianto termale circondato da una struttura ricettiva solida e accogliente.
La fonte “San Lorenzo” era diventata dieta ricercata dai visitatori e la necessità di una figura medica di riferimento portò la valle a scegliere proprio il Dottore Carlo Angela.
Se, dunque, Bognanco riuscì a distribuire le proprie acque oltreoceano e in tutta Europa, è merito proprio di Angela.
Oltre al titolo di Dottore, però, il numero de “Il commercio Ossolano” si rivolge a Carlo Angela con gli appellativi Professore, ma soprattutto Cavaliere.
Il secondo, in particolare, racconta di una vita colma di opere di bene ed estremo coraggio.
Proprio durante la sua direzione sanitaria a San Maurizio Canavese, per esempio, Angela aveva offerto rifugio a numerosi ebrei e antifascisti. In piena occupazione tedesca aveva modificava le cartelle mediche e finto di curarli come pazienti, arrivando addirittura a rischiare la fucilazione.
Nel 2001, in ricordo e gratitudine, l’istituto ebraico Yad Vashem gli ha conferito l’onorificenza di Giusto tra le Nazioni, consegnando il riconoscimento ai figli Sandra e Piero.
Il figlio Piero Angela
Proprio ai due giovani, nel 1932, il giornale ha esteso il caloroso benvenuto riservato al padre.
Sandra e Piero Angela, dato l’incarico medico di Carlo, erano cresciuti infatti tra le sponde del fiume Bogna e considerati da tutti cittadini bognanchesi.
Quasi un secolo dopo, la Val Bognanco è raccontata come la madre di due generazioni di grandi divulgatori storici. Piero e Alberto Angela, e i famosi programmi televisivi “SuperQuark” e “Ulisse: il piacere della scoperta” sono figli di una valle dall’immenso patrimonio Storico.