VALBO HISTORY

9 Febbraio 1895

Una pericolosa tossina spaventa Bognanco

Bognancodentro – Anche in questo comune risultato della sottoscrizione per il siero antidifterico fu soddisfacente: le autorità furono le prime a dare il buon esempio, concorrendo con somme abbastanza rilevanti date le condizioni economiche del paese.

Municipio l.25 – Istituto Galletti l.20 – Congregazione di carità l.20 – Darioli Carlo, sindaco l.2 – Darioli Giuseppe l.2 – Mosoni Celeste l.2 . Della Bianca Giuseppe l.1 – Antonietti Gaspare l.0.50 – Pellanda Giuseppe l.1 – Valentini Pasquale l.050 – Borri Giovanni l.050 – Scrimaggia Carlo l.050 – Pianzola Lorenzo di Lorenzo l.050 – Della Bianca Paolo di Paolo l.030 – Giovanni Maccagno l.020 – Pellanda Michelino l.020 – Dott Paschetta l.5.

L’Ossola N.5 09/02/1895

Questo articolo datato 1895, fino ad oggi conservato nell’archivio storico della Biblioteca di Domodossola, racconta di un’ombra che in quegli anni iniziava ad oscurare, e preoccupare, la comunità della valle.

La pericolosa tossina di cui si parla è la difterite, malattia infettiva che danneggia le cellule del corpo umano, principalmente nella gola e nelle vie respiratorie, e che può causare difficoltà nella respirazione e complicazioni gravi fino alla morte.

Le misure preventive di oggi, allora sicuramente non erano le stesse. 

Ciò che si conosceva senza dubbio era però la sua natura altamente contagiosa, attraverso la sola vicinanza con una persona infetta.

Prima dell’avvento delle vaccinazioni e del trattamento antibiotico, la difterite era una malattia molto grave e spesso letale, soprattutto nei bambini. 

La reazione della comunità di Bognanco si legge proprio in questo reperto storico. 

L’articolo del giornale l’Ossola rivela un quadro di partecipazione attiva e determinazione nel proteggere la salute pubblica. Nel febbraio del 1895, le autorità locali, insieme ad alcuni generosi cittadini, si sono uniti per permettere a tutti i bognanchesi di accedere al siero antidifterico

Le autorità locali, guidate dal sindaco Carlo Darioli, hanno dato il buon esempio, contribuendo con risorse finanziarie significative nonostante le limitate condizioni economiche del paese. Anche istituzioni come l’Istituto Galletti e la Congregazione di Carità hanno offerto il loro sostegno, dimostrando un impegno concreto verso il benessere della comunità.