«BOGNANCODENTRO:
Si è scoperta una nuova sorgente di qualche importanza nella località detta San Bernardo, a 1600 metri sul livello del mare. Avviso a chi avesse intenzione di piantar colassù una stazione climatica».
L’OSSOLA N. 37, 07/09/1895
La storia della val Bognanco scorre cristallina e limpida attraverso le scoperte delle sue sorgenti. Tutto ebbe inizio, si narra, con la più antica delle fonti, anno 1863. Quel giorno una pastorella bevendo dalle acque della futura “San Lorenzo” rimase colpita dalla sua naturale effervescenza, scambiandola per acquavite. Fu il cappellano locale, Don Tichelli, colui che per primo fece analizzare chimicamente le acque scoprendo le qualità rare e medicamentose della sorgente.
Successivamente venne alla luce la cosiddetta “Ausonia”, di qualità diuretiche minori, ma ottima per soddisfare i palati esigenti di chi cerca una buona acqua da tavola. La terza fonte, per importanza, nasce 1200 metri sopra il livello del mare. La “Gaudenziana” è nota anch’essa per le sue rare proprietà naturali, distinguendosi più per il gusto che per l’efficacia in terapie medico-intestinali.
La sorgente
Nel 1895, a differenza di oggi, la stagione delle sorgenti era appena iniziata. A distanza di circa vent’anni dall’avvio dell’impianto termale dell’avvocato Emilio Cavallini, attorno al quale cominciavano a trovare posto hotel e ristoranti, il suo potenziale attrattivo, turistico ed economico non era ancora stato compreso a pieno.
Il consiglio in chiusura dell’articolo citato dipinge perfettamente il clima di quegli anni. Affronta infatti le prime intuizioni circa il futuro investimento a favore dello sfruttamento delle fonti ciclicamente portate alla luce. Il 37esimo numero della pubblicazione L’Ossola (Biblioteca Comunale di Domodossola), raccolto nel primo di quattro volumi da Umberto De Petri, riporta fedelmente una scoperta datata 1895.
Il numero racconta la sorgente trovata a 1600 metri sopra il livello del mare, nella località di San Bernardo (è probabile che si tratti della sorgente di Malesco, comune del Verbano, convogliata nell’acquedotto comunale proprio nello stesso anno). Successivamente divenuta d’uso comune, è caratterizzata da proprietà diuretiche e disintossicanti.
Qualità mediche e terapeutiche, privilegio ed eccezionalità della valle. Ieri come oggi, se si vuole conoscere a fondo Bognanco, è necessario ripercorrere il rigolo effervescente che da monte arriva sulle nostre tavole. L’acqua dell’Ossola è stata, ed è ancora, la linfa vitale che per secoli ha animato la valle intera.