Dettagli tracciato

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Un sentiero tra le bocchette della valle Bognanco

Livello di difficoltà

Il percorso “San Bernardo-Giro delle tre Bocchette” è un trekking dalla difficoltà alta: alcuni passaggi, in particolare le bocchette, richiedono attenzione ed esperienza in montagna.

La partenza

La partenza, uguale alla proposta San Bernardo- B.tta di Gattascosa-B.tta di Oriaccia-Dente, è consigliata dal parcheggio adiacente al rifugio San Bernardo. Aperto tutti i giorni nella stagione estiva e tutti i weekend durante l’anno, si raccomanda la cucina della cuoca Alessandra, gestrice del rifugio.

Il percorso

L’alpe Vallaro è la direzione da seguire: affrontando prima la discesa verso l’alpe Ciuppinella e l’alpe di Oriaccia poi, si arriva infine all’alpe Vallaro. Si prosegue successivamente verso l’alpe di Campo per raggiungere l’omonima bocchetta di Campo. La zona, particolarmente coinvolgente, entra nella valle del Fiume Bogna: l’habitat più selvaggio della val Bognanco che costeggia l’area protetta di Agrosa. Grazie proprio alla sua denominazione, l’ambiente circostante è puro, intatto e molto rispettato e permette di scambiare lo sguardo con camosci, cervi e stambecchi.

Una volta arrivati all’alpe Campo e raggiunta la sua bocchetta, nel tracciato è possibile una deviazione che porta a scoprire anche i laghi di Paioni. La variabile è facilmente affrontabile sia per la semplicità del percorso sia per la sua lunghezza.

Proseguendo dalla bocchetta di Campo si arriva al rifugio Alpe Laghetto. La struttura, gestita e curata dalla sezione CAI di Arsago Seprio, è sempre aperta in estate mentre nel periodo invernale accoglie gli escursionisti nel locale per eventuale pernottamento, dotato di servizio cucina e stufa a legna. È consigliato contattare il rifugio per accertarsi della sua disponibilità. In alternativa, accanto al ristorante Da Cecilia a Graniga, consultare il tabellone in legno informativo sull’attività dei 4 rifugi della valle Bognanco.

Superato il rifugio, il trekking prevede una salita fino alla bocchetta del Balmino, seconda delle tre bocchette e senza dubbio la più tecnica. L’ultimo tratto ha infatti un’inclinazione importante da affrontare con tecnica ed esperienza. Proseguendo si scende in territorio svizzero costeggiando un paio di laghi, la discesa non presenta un dislivello importante. Dopo la bocchetta di Gattascosa una discesa porta al lago di Ragozza. Si consiglia la sosta al rifugio Gattascosa, a soli 100 metri dal lago. Raccomandata la cucina di Graziella: selvaggina e polenta sono le specialità del rifugio. Il percorso termina infine con la discesa verso San Bernardo.

Circa 1000 metri di dislivello attivo e una distanza di 19 km, compresa la deviazione ai laghi di Paioni, raccomandano il trekking a chi si muove con una certa consapevolezza.

Informazioni utili sul trekking

Come arrivare

Per raggiungere il rifugio San Bernardo seguire le indicazioni per Gravellona Toce tramite l’autostrada Laghi. Imboccare l’uscita Domodossola e procedere verso Bognanco. Attraversare la valle e raggiungere San Bernardo.

In alternativa, da Domodossola è possibile usufruire del servizio navetta Domodossola-San Lorenzo, e proseguire lungo il sentiero che dal borgo di San Lorenzo porta al rifugio San Bernardo.

Pernottamento e rifugi

Lungo il cammino il rifugio San Bernardo, il rifugio Gattascosa e il rifugio CAI Alpe Laghetto sono un angolo di casa tra le montagne della valle Bognanco.

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