VALBO HISTORY

30 Agosto 1911

La nuova strada rotabile che collega Domodossola – Bognanco

LA SOLENNE INAUGURAZIONE della NUOVA STRADA ROTABILE PRESTINO – S.LORENZO

L’INDIPENDENTE N.35 30/08/1911

Se oggi siamo abituati a spostarci in auto, 100 anni fa sicuramente non era così.

Questo articolo datato 1911 è un tuffo nel passato, un passato tra le pagine ben conservate del giornale l’Indipendente, che ci informa ancora della storica inaugurazione di una rotabile a Bognanco, in Piemonte.

Un “ameno paesello“: così si parla di Bognancodentro (oggi San Lorenzo), il capoluogo di una delle valli ossolane più famose di tutto il ‘900.

Bognanco aveva da poco conosciuto una fama senza precedenti: appena 50 anni prima una pastorella era inciampata in una sorgente i cui poteri curativi sarebbe ben presto richiesti anche dalle lontane Americhe.

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In breve, l’ultimo ‘800 e il primo ‘900 furono sicuramente un periodo ricchissimo per Bognanco, che passò da un agglomerato di frazioni di montagna, a meta turistica internazionale che ogni mese dell’anno attirava bevitori da tutta Europa.

Un rinnovamento simile aveva coinvolto non solo l’apparato sociale ed economico, ma anche logistico e urbano. Bognanco si era dotata di una strada rotabile Prestino (oggi Bognanco Fonti) – Domodossola che era un via-vai continuo di automobili e carri.

L’articolo dell’Indipendente è un ulteriore passo verso la modernizzazione del paese, che cavalcando l’onda di una legge emanata nel 1903, intuì i benefici di un nuovo collegamento tra Prestino e San Lorenzo.

L’idea non fu da subito accolta dalla maggioranza e ci volle qualche anno perché l’appalto andasse in delibera, nel 1908.

Da quel momento ci vollero solo 3 anni per “l’opera che avrebbe segnato una data storica”: la strada rotabile Prestino-San Lorenzo.

Una lunghezza di 4 km e una larghezza di 4, un dislivello di 320 metri con pendenza che arrivava anche al 10%; 230 000 lire il costo finale per via di alcune difficoltà poi superate.

La domenica dell’inaugurazione era una calda giornata di agosto: cinque macchine di un rinomato garage domese sfilarono lungo la strada, fermandosi solo a Prestino per accettare il vermouth d’onore dagli albergatori.

Una volta a San Lorenzo, furono accolte dal sindaco Carlo Darioli, dal dottore delle Terme Carlo Angela, e poi dalle associazioni e gruppi della valle, da avvocati, cavalieri e presidenti vari.

In ultimo, da quegli alpeggiatori abituati a portare a spalla ogni tipo di carico, stupiti nel vedere che anche le automobili, oltre alle gerle, potevano ora raggiungere Bognanco.

L’evento ebbe così ampia diffusione che ne parlarono giornali e agenzie come l’agenzia Stefani, il Secolo, la Stampa, la Gazzetta del Popolo, l’Indipendente, l’Ossola e il Popolo dell’Ossola.

Una giornata di festa attorno ad un grande banchetto servito dall’albergatore Rossi, che si concluse con alcuni discorsi d’inaugurazione e celebrazione.

Tra questi, il sindaco di Bognancodentro Carlo Darioli ricorda l’appoggio e il sostegno del Governo per l’opera conclusa, augurando “suprema reggenza politica del paese” al Presidente del Consiglio Giolitti.

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