Genepy: pianta, ricetta e benefici del liquore

Genepy: il liquore di montagna e la sua pianta

Con la parola genepy, o genepì, si fa riferimento sia ad un tipico liquore di montagna, sia alla pianta alpina da cui deriva: l’Artemisia Genipi.

In queste terre sospese tra cielo e pietra, nel cuore delle Alpi italiane e francesi, nasce un prodotto unico al mondo. Il Genepy è molto più di un semplice liquore: è memoria dei monti, espressione di una natura cruda e generosa e simbolo di una tradizione antica, trasmessa di generazione in generazione.

In questo articolo puoi scoprire di più sulla pianta, sulla ricetta e sulle caratteristiche uniche di questo liquore.

genepy liquore e ricetta

Genepy (o Genepì): il liquore

Il Genepy è un liquore dal colore dorato e dal profumo intenso e persistente. Nasce dall’infusione dei fiori e dei gambi di Artemisia Genipi e Mutellina nell’alcol, arricchito con acqua di fonte e zucchero finissimo. Il risultato è un liquore dal sapore morbido e amabile, con sentori erbacei, leggermente speziati e agrumati.

Tipico della Savoia, del Piemonte e della Valle d’Aosta, il Genepy è amato come digestivo e tonico fin dall’antichità. Le sue proprietà benefiche, legate alla pianta d’origine, lo hanno reso un rimedio popolare per stimolare la digestione e rinvigorire corpo e mente.

Il Genepy è oggi riconosciuto come un prodotto unico e protetto. Dal 2012 è IGP (Indicazione Geografica Protetta) per il Piemonte e dal 2015 è diventato IGP anche in Valle d’Aosta, a testimonianza del legame indissolubile con le sue terre d’origine e con chi ancora coltiva e trasforma l’Artemisia nel rispetto dei metodi e dei tempi naturali.

Caratteristiche e benefici del Genepy

A rendere speciale il Genepy è la sua anima profondamente legata alla montagna. Si tratta di un liquore autentico e artigianale, frutto dell’infusione e della distillazione dei fiori e dei gambi di Artemisia Genipi e Mutellina, piante alpine che crescono spontanee tra pietraie e ghiacciai, ad altitudini proibitive. 

Ciò che distingue il Genepy è l’assoluto rigore produttivo sancito dal disciplinare IGP:

  • Deve contenere almeno 80 grammi di zucchero per litro e una gradazione alcolica che va dal 25% al 40-42%.
  • È prodotto e imbottigliato esclusivamente nell’area geografica di appartenenza (Valle d’Aosta e Piemonte), utilizzando acqua purissima proveniente dalle fonti locali e Artemisia coltivata o raccolta ad alta quota.
  • Nessun colorante, aroma artificiale o ingrediente chimico è ammesso nel processo.

Il risultato è un liquore dal profumo intenso e dal sapore morbido e amabile, che racchiude nel bicchiere sentori erbacei e speziati, arricchiti da accenti agrumati e una leggera dolcezza. A seconda dell’uso di piantine fresche o essiccate, il colore può variare dal verde chiaro al giallo ambrato, ma ciò che rimane costante è la sensazione di purezza e complessità aromatica.

Apprezzato e ricercato tanto come digestivo dopo un pasto importante, quanto come ingrediente distintivo per cocktail e long drink, il Genepy è molto più di un semplice liquore: è una vera e propria esperienza sensoriale e culturale. Le sue virtù vanno oltre la tavola: fin dall’antichità, l’Artemisia è nota per le sue proprietà aromatiche, digestive e balsamiche, ed è stata utilizzata per alleviare disturbi leggeri, stimolare l’appetito e favorire la digestione. Ancora oggi, chi assaggia un bicchiere di Genepy ritrova in esso l’anima della montagna e la saggezza di chi, generazione dopo generazione, ha saputo trasformarla in una goccia di benessere e tradizione.

La pianta: l’Artemisia

L’Artemisia Genipi è il nome comune di diverse specie di piante aromatiche del genere Artemisia che crescono sulle Alpi Occidentali.

pianta artemisia genipi

Le principali specie utilizzate per la produzione del liquore sono Artemisia Spicata, Artemisia Umbelliformis e Artemisia Mutellina, ciascuna con caratteristiche e profili aromatici leggermente diversi.

Si tratta di un piccolo arbusto perenne dal portamento compatto, con una larghezza di circa 5–20 cm e un’altezza che oscilla tra i 10 e i 15 cm. Le sue foglie argentate e lanuginose, unite a fiori giallo oro, sono un segno distintivo che la rende facilmente riconoscibile tra i sassi e le rocce dei pendii alpini. Ama l’altitudine e si trova solitamente tra i 2.000 e i 2.500 metri, dove resiste a escursioni termiche estreme e forti venti, come un simbolo di resilienza e adattamento.

Artemisia Genipi la pianta del liquore genepy

L’Artemisia Genipi è considerata una specie protetta fin dal 1928, a causa della sua scarsa diffusione e della difficoltà nel garantirne la rigenerazione spontanea. Le rigide normative ne regolano la raccolta e tutelano l’habitat naturale, al punto che oggi gran parte dell’Artemisia destinata alla produzione del liquore proviene da coltivazioni controllate, situate ad altitudini leggermente più basse (tra i 1.900 e i 2.000 metri), soprattutto in Valle d’Aosta e Piemonte.

La raccolta dei fiori e dei rametti è un lavoro meticoloso e rispettoso dei cicli naturali: si effettua a mano e nel periodo in cui la pianta è più ricca di oli essenziali e principi attivi, generalmente in piena estate. Le piantine selezionate vengono essiccate e utilizzate per la produzione del liquore attraverso sistemi artigianali di infusione e distillazione, tramandati di generazione in generazione. Questo legame profondo tra pianta e territorio, unito alla protezione dei luoghi in cui cresce, è ciò che conferisce al Genepy la sua unicità e il suo inconfondibile carattere.

genepy pianta

Dalla pianta al liquore: il processo di produzione

Produrre Genepy è un’arte che richiede tempo, pazienza e conoscenza dei cicli naturali:

  • Infusione diretta: Le piante essiccate macerano in alcol purissimo per circa 45 giorni, liberando aromi e oli essenziali. L’infuso viene poi pressato, arricchito con acqua e sciroppo e lasciato maturare.
  • Metodo per sospensione: Le piante fresche sono sospese sopra una soluzione idroalcolica, che ne cattura lentamente le essenze aromatiche, senza contatto diretto. Questo processo richiede circa 90 giorni e produce un Genepy trasparente e purissimo.

Il processo produttivo è rigorosamente disciplinato: è vietato l’uso di coloranti e aromi artificiali, e l’alcol viene unito ad acqua di sorgente e zucchero finissimo, lasciato affinare in botti di legno e imbottigliato esclusivamente nell’area di produzione. Il Genepy che ne deriva dovrà avere una gradazione alcolica minima di 25% e massima di 40/42%.

Come fare Genepy in casa: la ricetta fai da te

Se vuoi cimentarti nell’alchimia casalinga e portare un angolo di Alpi direttamente sulla tua tavola, la ricetta del Genepy è un piccolo rituale che richiede pazienza e cura, ma regala grandi soddisfazioni.

Ecco i passi da seguire:

  1. Si parte dalle piante essiccate di Artemisia Glacialis: te ne basteranno 10 grammi per 1 litro di alcol puro. 
  1. Lasciale macerare per circa 20 giorni in un recipiente a chiusura ermetica, al riparo da luce e calore. Questo è il cuore aromatico del liquore, il momento in cui l’alcol accoglie e cattura l’anima della pianta.
  1. Trascorse le tre settimane, è il momento di unire l’infuso allo sciroppo. Prepara a freddo una miscela di 1,5 litri d’acqua e 300–400 grammi di zucchero finissimo, dosandola in base al grado di dolcezza che preferisci. 
  1. Aggiungila al composto e lascia depositare per una notte, affinché la magia si compia.
  1. Infine filtra con cura e imbottiglia. Prima di assaggiarlo, dona al Genepy almeno 30–60 giorni di affinamento al buio e al fresco: è in questo periodo che i profumi si arrotondano e i sapori si legano, trasformandosi nel liquore morbido e intenso che lo ha reso celebre.
artemisia di montagna liquore genepy

Come si beve il Genepy

La leggenda narra che bere il Genepy prima di intraprendere un trekking in montagna porti fortuna e protezione. Noi non ci sentiamo di confermare questa credenza, ma sappiamo come consigliarti di assaggiarlo.

  • Liscio, è un digestivo aromatico e rilassante, ideale per chiudere una cena e lasciarsi trasportare dal calore delle sue note erbacee e balsamiche.
  • On the rocks, diventa un sorso fresco e dissetante, adatto ai momenti di relax e alle serate estive.
  • Se lo allunghi con un po’ di seltz, si trasforma in un aperitivo leggero e stimolante, capace di accendere la convivialità e preparare il palato a piatti più intensi.
  • Nelle fredde serate invernali, prova a scaldarlo come grog, con una fettina di limone e un pizzico di miele: un abbraccio caldo e aromatico che rigenera corpo e spirito.
  • Ma è nel mondo della mixology che il Genepy rivela la sua natura più eclettica: si sposa alla perfezione con bitter e vermouth per rivisitare i classici dell’aperitivo, e dona una nota alpina e inconfondibile ai cocktail after dinner più ricercati.

Che tu voglia rispettarne la storia sorseggiandolo nel calore di un rifugio, o reinterpretarlo in chiave moderna davanti a un bancone, il Genepy è e rimane un viaggio nel cuore dei sapori e dei profumi dei monti, un piccolo rito capace di trasportarti ad alta quota ad ogni sorso.

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