Cure gratuite a Bognanco
La Società anonima Acque e Terme di Bognanco ha, come per il passato, anche quest’anno disposto per la concessione delle tessere gratuite di cura alle Terme e tutti coloro che ne facciano domanda e appartengano alle Madri e Vedove dei Caduti nonchè ai Mutilati ed Invalidi di guerra di ogni categoria.
L’OSSOLA N.30 24/07/1926
Nel 1926, l’Italia era immersa in un’epoca in cui il governo puntava a ricostruire l’immagine del Paese e a consolidare il consenso popolare. In questo contesto, le Terme di Bognanco rappresentavano non solo un luogo di cura e benessere, ma anche un simbolo di attenzione verso le classi più colpite dalla Prima Guerra Mondiale.
Quello che state leggendo è il 30esimo numero del giornale L’Ossola in cui scopriamo di un’iniziativa della Società Anonima Acque e Terme di Bognanco: offrire cure gratuite alle vedove, madri dei caduti e ai mutilati di guerra.
Le terme, famose per le loro acque curative fin dal XIX secolo, erano considerate un rifugio rigenerante per il corpo e l’anima. Le acque di Bognanco, ricche di minerali, avevano in pochissimo tempo guadagnato una solida reputazione per il trattamento di disturbi digestivi, respiratori e nervosi, in Europa ma anche nelle Americhe.
Le cure gratuite offerte alle categorie sociali più vulnerabili erano una dimostrazione di come il benessere termale fosse visto come un diritto, non solo un lusso.
Per le famiglie segnate dalla guerra, le acque di Bognanco non erano solo una risorsa terapeutica, ma anche un simbolo di speranza e di ripresa.
Il clima di montagna, unito alle proprietà curative dell’acqua, forniva sollievo in un’epoca segnata da cicatrici fisiche e morali.
In un’Italia in trasformazione, Bognanco divenne così un esempio di come le comunità locali e le istituzioni potessero collaborare per sostenere chi aveva più bisogno, intrecciando il destino di una piccola valle con le grandi vicende storiche di una nazione.