Camoschellahorn: il trekking al Pizzo Pioltone
Livello di difficoltà
Un percorso che richiede notevole impegno ma regala altrettanto appagamento: il trekking si sviluppa su un dislivello attivo stimolante di circa 1000 metri. Il tracciato, data la sua percorrenza importante, è indicato per gambe allenate e per un passo sicuro e consapevole, abituato a lunghe distanze in alta montagna.
La partenza
La partenza è presso il parcheggio adiacente al rifugio San Bernardo dove, imboccando il sentiero, ci si immerge in fresche pinete di larici.
Aperto tutti i giorni durante la stagione estiva e nei fine settimana durante il resto dell’anno, il rifugio è l’ideale per una colazione o merenda prima della partenza.
Il percorso
Il percorso, lasciata alle spalle la pineta, attraversa il pian de la Ross, location affascinante grazie ad una passerella in legno che attraversa la torbiera. Da qui si arriva al lago di Ragozza per giungere infine al rifugio Gattascosa.
Il rifugio, situato a 1993 m.s.l.m nell’enfatizzante piana del Monscera, offre cucina tipica ossolana o una meritata pausa per snack o spuntino, in un’ambientazione d’alta montagna tra le creste della valle.
La tappa successiva è il passo del Monscera, raggiunto dopo aver costeggiato il lago omonimo. Dal passo, il trekking mostra il suo volto più stimolante: di fronte svetterà infatti il Pizzo Pioltone (Camoscellahorn), seconda cima della Val Bognanco. Gli ultimi 500 metri di dislivello si sviluppano su un tratto relativamente breve, rendendo la salita impegnativa.
Il suolo in pietraia e l’esposizione al sole, inoltre, suggeriscono di affrontare il trekking nelle ore più fresche del mattino per evitare sfiancanti soleggiate.
Raggiunto Pizzo Pioltone, una spettacolare panoramica appaga l’escursionista: la vista spazia dalla Valle Bognanco al versante svizzero, con creste innevate e cime che toccano i 4 mila metri.
Anche il ritorno in discesa può risultare impegnativo. In particolare, è possibile ripercorrere la stessa via dell’andata oppure raggiungere nuovamente il rifugio Gattascosa.
Una sosta rigenerante, o un pranzo con specialità ossolane, preparano alla discesa finale verso San Bernardo che, prima di terminare al parcheggio, consente eventuale rinfresco anche al rifugio Il Dosso.
Informazioni utili sul trekking
Come arrivare
Per raggiungere il rifugio San Bernardo seguire le indicazioni per Gravellona Toce tramite l’autostrada Laghi. Imboccare l’uscita Domodossola e procedere verso Bognanco. Attraversare la valle e raggiungere San Bernardo.
In alternativa, da Domodossola è possibile usufruire del servizio navetta Domodossola-San Lorenzo e proseguire lungo il sentiero dal borgo di San Lorenzo al rifugio San Bernardo.
Pernottamento e rifugi
Lungo il trekking i rifugi San Bernardo, Gattascosa e Il Dosso, offrono accoglienza e ottime specialità culinarie a tutte le quote. Dalla partenza a 1600 metri circa (rifugio San Bernardo) fino al rifugio Gattascosa che sfiora i 2000. Sulla strada del ritorno, a 1700 metri s.l.m., il rifugio Il Dosso è l’ideale per un’ultima pausa.