VALBO HISTORY

24 Giugno 1932

Bognanco durante la festività di San Bernardo

“Domenica prossima, 26 […], nel poetico oratorio del nostro alpe S. Bernardo a 1600 m.s.m. si celebrerà l’annuale festa ad onore di questo santo che è il protettore delle nostre montagne. Tutti gli ossolani che, obbligati a vivere tutto l’anno giù al basso, sentono una volta tanto il bisogno di gustare la poesia dei nostri monti, domenica prossima sono invitati a lasciare per qualche ora il caldo di Domodossola, per salire sulle nostre vette, al nostro bel San Bernardo ove alle 11 potranno assistere alla S. Messa, e unirsi ai Bognanchesi nel fare l’offerta e vivere una giornata di pace e di felicità quale è data di godere soltanto sui nostri monti. A mezzogiorno i numerosi escursionisti saranno attesi nell’albergo del sig. Giovanni Darioli il quale prevede di fare in quell’occasione affari d’oro.”

IL POPOLO DELL’OSSOLA N.26 – 24/06/1932

Il 26esimo numero del giornale “Il popolo dell’Ossola” è frutto della ricerca storica di Umberto De Petri presso l’archivio della Biblioteca Comunale di Domodossola. L’edizione, raccolta nel terzo di quattro volumi, compone un’eredità di conoscenza ossolana che De Petri ha con cura e rigore raccolto nei primi anni 2000.

1932: la festività di San Bernardo

La pubblicazione del 1932, in particolare, racconta della festa in occasione del patrono San Bernardo. Nel 1923, infatti, Papa Gregorio XI aveva proclamato San Bernardo patrono dei montanari e degli alpinisti.

Ironia vuole che anche Gregorio X, suo predecessore di inizio secolo, fosse legato alla Valle Bognanco. Nel 1275, di ritorno dal concilio di Lione, aveva attraversato il passo del Monscera arrivando nel capoluogoSan Lorenzo. Come gesto di gratitudine per l’accoglienza a lui riservata dalla comunità parrocchiale, il Santo Padre decise di affidare alla Basilica la bolla papale, a istituzione del Corpus Domini.

Nel corso della storia, la Val Bognanco e la comunità dei bognanchesi si sono sempre rivelate profondamente devote al proprio Santo patrono.

La suddivisione della valle in agglomerati e frazioni ha, inoltre, facilitato il carattere religioso, forte in ogni borgo. Ciascuno ha rivolto al proprio Santo i raccolti stagionali, le preghiere e le speranze per il futuro. Ancora oggi, al centro di ogni borgo, una chiesa con affreschi e raffigurazioni votive, racconta il legame degli abitanti con il proprio Santo.

Nonostante sia trascorso quasi un secolo dalla pubblicazione, l’attualità dell’articolo è rimasta inalterata. Il fascino del “poeticoalpe San Bernardo non smette di accogliere escursionisti da tutto il mondo, attirati proprio dalla poesia dei suoi monti, dall’aria frizzante e fresca e dalla meravigliosa panoramica sulle creste della Val Bognanco a 1600 m.s.l.m.

La chiesa che nel 1932 celebrava il Santo patrono, è abbracciata oggi da una curata area pic-nic immersa nel verde del bosco.  A pochi passi, poi, il rifugio San Bernardo è l’ideale punto di partenza per numerosi trekking. Pernottamento e un’ottima cucina ossolana sono una coccola per chi desidera scoprire l’alta montagna all’alpe San Bernardo.